Il sale è stato fin dall’antichità una risorsa fondamentale, soprattutto nell’entroterra, dove non era facile da reperire. Per questi motivi, in passato non esisteva un libero mercato del sale e tanto l’immagazzinamento quanto la distribuzione erano gestiti dal potere politico attraverso apposite istituzioni.
Nel Medioevo, quando Celle era sotto il controllo della Repubblica di Siena, il sale arrivava dalle coste maremmane in quantità determinate in base alla popolazione e veniva stoccato in magazzini appositi, così come avveniva con il salnitro. La vendita al dettaglio era poi gestita attraverso un contratto di appalto tra la comunità e il soggetto privato vincitore del bando per il commercio del sale.
Oggi non conosciamo l’esatta ubicazione dei magazzini del sale di Celle, ma su un documento del 7 aprile 1558 i Priori della comunità richiedevano ai commissari della Repubblica di Siena, nel frattempo riparata a Montalcino, una quantità di sale che, secondo alcuni storici, doveva servire al sostentamento di una popolazione di circa 900 persone.
Ognuno con la sua storia e la sua profonda identità, con il suo campanile e la sua chiesa, sono l’anima pulsante del Comune di San Casciano dei Bagni