San Casciano dei Bagni

Con oltre 40 sorgenti sulfuree, San Casciano dei Bagni è il terzo comune in Europa per portata di acqua termale. Secondo la tradizione, le sue origini rimandano ai “Bagni chiusini” fondati da Lars Porsenna, sovrano etrusco della città di Chiusi. San Casciano dei Bagni è dunque, fin dalle sue origini, un paese profondamente legato alle acque termali. Dopo gli Etruschi furono i romani ad abitare la zona, corrispondente all’estremità sudoccidentale del territorio chiamato Ager Clusinus, consolidando gli impianti termali che nel corso del tempo ospitarono i bagni di imperatori come Ottaviano Augusto e di poeti classici come Orazio. Dopo il declino altomedievale, il Tredicesimo secolo vide una rinascita dell’abitato, in particolare attorno alle sorgenti della Ficoncella e del Bagno Grande, rinascita favorita anche dalla vicinanza della via Francigena, che passa poco a ovest. Successivamente, San Casciano dei Bagni divenne la residenza dei Visconti di Campiglia passando poi, nel 1412, sotto il controllo di Siena. Dopo oltre un secolo di turbolenze politiche, nella Toscana dei Medici San Casciano dei Bagni ricominciò a prosperare fino a divenire, nei secoli Diciassettesimo e Diciottesimo, una delle località termali più frequentate dalla nobiltà italiana ed europea. Nell’Ottocento, gli standard richiesti dalla borghesia sempre più ricca e potente videro il paese perdere la sua importanza come località termale d’elezione, tendenza invertita già a partire dagli anni Trenta del Novecento.

Le terme a San Casciano dei Bagni

San Casciano dei Bagni è ricchissima di sorgenti termali, alcune delle quali alimentano i cosiddetti bagni liberi, dove le piscine costruite dagli antichi Romani sono ancora in gran parte utilizzabili. Ai piedi del colle che racchiude il borgo medioevale sono visibili almeno tre vasche in pietra, tutte accessibili: la più frequentata è quella principale, dalla caratteristica forma triangolare. Nelle immediate vicinanze sono presenti anche una vasca-lavatoio coperta e un grande bacino di raccolta alimentato dalla Caldagna, che i locali chiamano “gora”. Per raggiungere i bagni liberi si possono utilizzare i parcheggi disposti su più livelli che si trovano all’ingresso di San Casciano dei Bagni. Da questo punto si percorre poi una stradina, prima asfaltata e poi sterrata, che scende in fortissima pendenza fino alla base del colle. Dopo trecento metri si trova il caratteristico e inconfondibile lavatoio coperto, alimentato dalle acque termali; da qui basta proseguire per altri duecento metri e, dopo che la via sterrata ha curvato verso sinistra, si trovano le vasche in pietra dei bagni liberi. Sebbene sia percorribile in macchina (anche se con qualche difficoltà), l’accesso alla strada sterrata che porta alle vasche dei bagni romani è vietato, ed è consigliabile utilizzare i posti auto all’ingresso del paese.

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Ognuno con la sua storia e la sua profonda identità, con il suo campanile e la sua chiesa, sono l’anima pulsante del Comune di San Casciano dei Bagni

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