San Casciano dei Bagni_pro

Latitudine: 42.871555 – Longitudine: 11.875334 | Altitudine 582 metri circa

Il terzo Comune d’Europa per portata di acqua termale si lega, nel simbolo e nel nome, alle fonti benefiche. Tradizione vuole che sia stato Porsenna a fondare i “Bagni chiusini”, e che qui sia venuto a curarsi l’imperatore Ottaviano Augusto. In ogni caso, è stata la felice combinazione di acqua termale, terra argillosa e vegetazione a favorire, l’insediamento sul colle di San Casciano Bagni: lo confermano gli ex voto presenti nelle Stanze cassianensi e l’ampia zona detta “suburbium” nei pressi dell’antica pieve paleocristiana di Santa Maria ad balneo, oggi scomparsa e la rocca. Con la ripresa del termalismo italiano nel XIII secolo, anche a San Casciano si consolidano le strutture termali presenti attorno alle sorgenti della Ficoncella e del Bagno grande e con esse trova nuova vita l’intero centro abitato. In quel periodo San Casciano divenne la residenza dei Visconti di Campiglia, feudatari locali, che cercarono di districarsi tra Siena e Orvieto, fino alla definitiva sottomissione a Siena del 1412. I Senesi accordarono vari privilegi ai nuovi possedimenti, mentre le terme prosperavano. Dopo il saccheggio del 1494 da parte delle truppe di Vitellozzo Vitelli, iniziò un periodo di guerre che portarono a una Toscana quasi del tutto riunita sotto i Medici, nella seconda metà del 1500.

Nel XVI e XVII secolo si consolida una nobiltà locale legata a Siena, che porta a ingentilire palazzi delle principali famiglie. In quel periodo viene realizzato il Palazzo dell’arcipretura destinato ad ospitare il nutrito Capitolo della Collegiata di San Leonardo e sistemato il Palazzo Pubblico che, dalla metà del XV secolo, ospitava le autorità cittadine. All’epoca emerse la figura del sancascianese Aurelio Manni, uno dei principali collaboratori del Granduca. Siamo agli inizi del XVII secolo, quando le terme tornarono in ascesa, richiamando persone da tutta Europa. A sottolinearne il prestigio, Ferdinando de’ Medici fece realizzare, nel 1607, un portico sul della sorgente della Ficoncella. Un altro granduca, Pietro Leopoldo I d’Asburgo Lorena, fece costruire una nuova via di collegamento con la Strada romana (l’attuale Cassia) e, con la riforma del 1777, riunì sotto un unico Comune Celle sul Rigo, Fighine, Camporsevoli e Piazze (le ultime due saranno trasferite a Cetona). Il mancato adeguamento ai nuovi standard portò San Casciano ad una progressiva decadenza e ad un ruolo secondario rispetto alle vicine cittadine termali. Poi il tentativo di rinascita, a partire dagli anni Trenta del secolo scorso.

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i borghi

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San Casciano dei Bagni

Celle sul Rigo

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